Isolamento, istruzioni per l'uso

L'isolamento del tetto o il rifacimento dello stesso (o il cappotto esterno di una casa in legno) è uno degli elementi che può contribuire maggiormente al comfort abitativo di una casa. Se fatto male o con materiali errati può creare numerosi fastidi, anche senza la creazione di infiltrazioni.

Il calore che il sole porta nelle nostre abitazioni circola, con la radiazione solare, attraverso i vetri delle finestre, ma anche attraverso le pareti esterne e soprattutto attraverso il tetto, che è la superficie più esposta alla radiazione solare ed al calore in estate.

Se il tetto non è stato correttamente concepito, costruito ed isolato, la casa sarà molto calda d’estate, e richiederà un raffrescamento continuo (impianto di condizionamento/deumidificazione) e il problema non verrà risolto.

Anche durante d'inverno, il tetto è un punto debole: buona parte del nostro riscaldamento invernale viene disperso proprio attraverso il tetto (l'aria calda e umida tende a salire verso l'esterno) se non isolato ad hoc.

La verifica di queste particolari situazioni si nota, in inverno, quando la neve si scioglie in punti specifici e non uniformemente.

 

Un pessimo isolamento del tetto causa i seguenti problemi:

- Sfasamento termico estivo: se viene scelto un cattivo isolante estivo, esso si riscalda trasmettendo il calore dalla superficie più esterna alla superficie interna. Il calore assorbito nelle ore più calde, tra le 13,00 e le 16,00, viene restituito dopo pochissime ore, con continuità e fino a tarda sera con la conseguenza di avere un discomfort ambientale.

Lo sfasamento termico è tecnicamente il tempo impiegato dal momento in cui si produce la temperatura più alta sulla superficie esterna al momento in cui si ha la temperatura più alta nella superficie interna (parete o soffitto). Lo sfasamento (espresso in ore) è quindi un valore importantissimo da tenere in considerazione, poiché valori alti (oltre le 11/12 ore) permettono di mantenere un ambiente confortevole ed una temperatura costante durante tutta la giornata. 

Lo sfasamento è direttamente proporzionale alla massa (cioè al peso) dell'isolante del pacchetto coibente. Materiali come il polistirene/polistirolo o lane di vetro non consentono di avere alti valori di sfasamento in quanto il loro peso non riesce a smorzare l'onda termica che, facilmente, penetra velocemente nelle ore più calde. Materiali naturali come la lana di roccia, o ancor meglio la fibra di legno o il sughero, permettono, al contrario, valori molto alti di sfasamento con un ottimo comfort abitativo.

- Dispersione termica invernale: il cosiddetto “tetto freddo”, quello che non presenta un isolamento adeguato o con isolanti posati in maniera errata. A causa delle basse temperature esterne, in inverno possono formarsi fenomeni di condensa che, nel tempo, sono causa di muffe, funghi e gocciolamenti, soprattutto nelle stanze adiacenti ai sottotetti. La dispersione viene controllata con una posa curata del pacchetto di isolamento, un controllo puntuale dei ponti termici, tenuta all'aria dei serramenti e nastratura delle fughe verso l'esterno.

- Rumore (inquinamento acustico): una delle più importanti funzioni delle coperture a falde inclinate o piane, poste immediatamente sopra locali adibiti ad ambienti di vita, è quella di proteggerli dai rumori aerei provenienti sia dall’esterno che dall’interno; i rumori esterni possono sentirsi molto se non viene scelto un pacchetto di isolamento studiato e provato nei minimi dettagli. Come per lo sfasamento, anche in questo caso, materiali leggeri, spesso non fibrosi, non riescono assolutamente ad attutire ed assorbire i rumori provenienti dall'esterno. La normativa è molto chiara in questo senso e nelle abitazioni residenziali viene richiesto l'abbattimento di 40 dB nell'isolamento acustico di facciata (DPCM 05.12.97).